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MONOGRAPHY: The Role of Art in Science Centres and Museums

Oggi, i science centre e i musei scientifici sono chiamati a promuovere un modello di scienza interdisciplinare e collaborativo.

Un gruppo internazionale di professionisti del settore riflette sul ruolo delle arti nel campo della comunicazione scientifica. 

Articoli e casi di studio per meglio capire se e come le arti possono aiutare i curatori a trattare messaggi complessi, coinvolgere pubblici diversi nel dibattito scientifico, attivare nuovi modelli di apprendimento e di ricerca.

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Un'opera che nasce in risposta alla tema lanciato nel 2017 dal SciArt  Center: The Void and the Cloud. 

L'opera riflette sulla dualità tra corpo fisico e identità digitale. Il lavoro è una rappresentazione fisica del diritto all'oblio, del desiderio di essere dimenticati dal web, della possibilità di terminare il proprio io digitale. La rete ci ha dato la possibilità di crearci nuove identità ma senza il potere di distruggerle.

(cm 45x35x35, resina + materiali vari)

Una panoramica che racconta la dimensione universale dello Spazio e del Tempo come concetti di cui si sono occupati i più diversi ambiti del sapere, trasversalmente, in ogni cultura e in ogni epoca storica.

Da Einstein a Dalì, da Kant a Calvino, da Abbott a Boccioni, da Sacripanti a Claudio Abbado, con una panoramica sulla letteratura cinematografica, letteraria, artistica e filosofica.

S# è uno spazio di intersezione dinamica tra scienza e arte che ospita mostre, eventi, laboratori, esperienze che stimolano nel pubblico l’emozione, il pensiero, il fare, la creatività, la curiosità, il dialogo.

S# è un luogo in cui ricercatori, artisti, innovatori si raccontano e contaminano attivamente i visitatori.

S# è una hub multidisciplinare in cui il mondo della ricerca e dell'innovazione incontra la società in modo nuovo e provocatorio.

La neurologa Grazia Nuzzaco e la disegnatrice Roberta Maddalena lavorano su immagini e suoni prodotti da un ecografo doppler, uno strumento che serve a controllare il flusso del sangue nelle vene.

Il risultato è una tavola che integra segni e parole ad uno schizzo del circolo di Willis. Nell'opera "i due pesci combattenti sono un simbolo di vita." Si percepisce "l'impronta del senso ritmico del suono, che per chi conduce questo esame significa vita, significa che tutto va come deve andare".

E' una serie di giochi da usare a cena a casa di amici, in pausa pranzo in azienda, durante una serata di animazione o in un science centre.

I giochi si propongono come base per una riflessione sui temi affrontati e per una discussione partecipata. I partecipanti ricoprono un ruolo che potrebbe non rispecchiare la propria “ideologia”: in questo modo i giocatori sono “costretti” a riflettere sul tema da un altro punto di vista e a porsi questioni alternative per il successo della propria causa, quella che gli è stata assegnata.

Un esperimento di design sociale in risposta al programma Arts at CERN del centro di Ricerca sulla Fisica Nucelare di Ginevra. In  collaborazione con la social designer Giulia Soldati.

Una performance multisensoriale in cui il cibo e gli oggetti della tavola diventano i personaggi che accompagnano e agiscono una narrazione scientifica. Ai partecipanti vengono serviti piatti che raccontano ciò che avviene durante gli esperimenti, stimolando domande, curiosità, conversazioni.

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